Marche: Grotte di Frasassi



La regione Marche offre innumerevoli tesori e tra questi spiccano le Grotte di Frasassi situate nel Comune di Genga, nell’Appennino centrale dove le montagne e le colline si caratterizzano per forme irregolari e per il grande sviluppo del fenomeno carsico.
La Gola di Frasassi che le attraversa ha una forte presenza di calcare massiccio, una roccia molto permeabile segnata dal movimento geologico avvenuto durante la formazione della catena appenninica.
La facilità con cui si creano i fenomeni carsici, è ritenuta dagli esperti una delle aree speleologiche più importanti d’Europa.

Il Gruppo Speleologico Marchigiano di Ancona ha iniziato a condurre ricerche nella zona di Frasassi nel 1948 scoprendo l’ingresso della Grotta del Fiume. La successiva scoperta di una diramazione della lunghezza di oltre un chilometro portò i gruppi speleologici a condurre ulteriori ricerche.
Nel 1971 alcuni giovani Jesini si trovarono di fronte ad una stretta apertura da cui usciva una notevole corrente d'aria e, lavorando per circa un mese per allargare lo stretto passaggio, si trovarono di fronte cinque nuove cavità con diversi cunicoli, pozzi, gallerie e tracce di animali conservate da millenni in quei luoghi. Attraversando le pendici nord del Monte Vallemontagnana, si avventurarono in un piccolo imbocco che sbucò in una sala dalle dimensioni ridotte con numerose fessure da cui provenivano correnti d’aria.

Dopo diversi scavi gli speleologi si trovarono sul ciglio di un vuoto e, gettando un sasso in quella direzione, si resero conto dell'ampiezza e della profondità della grotta (circa 100 metri): La Grande Grotta del Vento.
Vennero così collegate le Grotte dal Consorzio Frasassi e aperte al turismo nel 1974.
Percorsa una galleria di circa duecento metri si entra nella Grande Grotta del Vento, ampia e imponente che lascia senza fiato nell’ammirare la sua bellezza. Da qui parte uno splendido percorso illuminato che conduce alla visita di sale minori ma con spettacoli straordinari. L’occhio nota subito il grande ammasso di stalagmiti, chiamate “I Giganti” che dominano la sala insieme al “l’Albero Morto”, con la parte superiore ramificata a causa del cambio direzionale dello stillicidio.
Durante il percorso si possono ammirare specchi d’acqua azzurrina con cristalli di calcite che formano delle piccole isolette.
Alla fine è possibile farsi fotografare con “I Giganti” alle spalle dal personale delle Grotte poiché all’interno è vietato l’uso di qualsiasi dispositivo in grado di fotografare o effettuare riprese.
Le Grotte di Frasassi sono una meta da segnare nella lista delle cose da fare, di grande rilievo storico-culturale e che rimangono nel cuore e nella mente.




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