Cosa vedere nelle Dolomiti Lucane

Dei caratteristici paesini si snodano tra le stradine delle Dolomiti Lucane, una suggestiva catena rocciosa composta da formazioni arenarie compatte che nel tempo e sotto l’azione degli agenti atmosferici ne hanno delineato una morfologia imponente ed alquanto personale. 


Tra le diverse località da scoprire tra i paesaggi rocciosi ci sono diversi borghi che contano un esiguo numero di abitanti, mettendo allo stesso tempo a disposizione dei suoi ospiti dei paesaggi montani ricchi di vegetazione, cultura e storia. Chi ama la natura può percorrere il sentiero che si snoda da Castelmezzano e Pietrapertosa situato all’interno dell’area protetta del Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane dove tra l’altro è possibile intraprendere diversi itinerari in mezzo ad una fauna tipicamente locale ma anche la vegetazione testimonia la sua unicità. Ci si può soffermare nel paesino di Pietrapertosa, in provincia di Potenza, centro nevralgico del parco, che offre non solo un contatto diretto con la natura ma anche la possibilità di visitare diversi edifici religiosi ma anche altri esempi di grande architettura quali: l’Arabata che rappresenta il quartiere più antico del paese, l’Arco di San Giovanni, i portali che si dislocano lungo Via Garibaldi a testimonianza delle vecchie case appartenute alle famiglie dei nobili locali, non si può poi mancare una visita presso il Castello Normanno-Svevo dove sono custoditi dei prestigiosi reperti archeologici.


Una tappa imperdibile per chi visita la Basilicata è rappresentata da Castelmezzano in provincia di Potenza, un paese ubicato proprio nel cuore delle Dolomiti Lucane, sul territorio si trovano diverse chiese le cui origini si perdono nella storia. Il tour tra le catene montuose della regione Basilicata può includere anche Albano di Lucania che presenta delle caratteristiche grotte scavate nel tempo dall’azione della natura e dell’ambiente, tra le rocche più rinomate bisogna segnalare la Rocca del Cappello la cui struttura monolita raggiunge i 10 metri di altezza; davvero suggestiva la Seggia del diavolo, una vera e propria scultura naturale, il nome è stato suggerito dalla forma della pietra che ripropone le sembianze di un demone con un copricapo. Si può proseguire il viaggio tra i piccoli paesi delle Dolomiti Lucane entrando nell’antico centro abitato di Campomaggiore che ospita nei suoi confini territoriali il Parco della Scultura testimonianza dell’amore per l’arte in tutte le sue espressioni figurative.

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